KIM SERANDREI LASCIA IL THIENE E SPIEGA LE SUE VEDUTE
Intervista a Mister Kim Serandrei che la scorsa settimana ha annunciato che non proseguirà la sua collaborazione con il Thiene. Lo abbiamo contattato cercando di capire quali fossero le motivazioni.
Buongiorno Mister, dal suo post si legge che non sarà più l’allenatore del Thiene a causa di “vedute diverse”.
Può spiegarci meglio di che “vedute” parliamo?
SERANDREI: “Certo che, risultati a parte, la crescita della squadra è stata evidente e questa è una notizia sorprendente.
Penso proprio che non si tratti di “vedute” economiche. Ho fatto un certo tipo di proposta che andava in direzione di continuità, pensavo andasse anche in direzione delle necessità societarie, ma non è stata accettata.
Posso dire che comunque non c’è stata unanimità nella decisione presa da parte della società.”
Ha colto di sorpresa anche lei oppure già percepiva da tempo questa cosa?
Siamo certi che, considerato il suo lavoro quest’anno, lei non avrà difficoltà a trovare una nuova panchina.
SERANDREI: “L’ attesa per la risposta un po’ tirata per le lunghe mi aveva già fatto intuire quale poteva essere la direzione.
In un discorso molto più generale che non riguarda questo unico mio caso, il problema non è trovare una panchina, ma è trovare una progettualità valida e persone in grado di sposare un progetto tecnico piuttosto che affidarsi al momento.
Troppo spesso non si ha la pazienza di costruire qualcosa, troppo spesso non ci si affida a tecnici con un certo livello di preparazione e con un certo tipo di qualità, ma ci si affida piuttosto al momento perchè positivo, seppur con un tecnico con la “t” minuscola.
In altre parole, il tecnico “x” non ha ottenuto risultati, ma è di comprovata abilità, magari viene esonerato, o ha una promessa di una futura panchina, ma questo all’ ultimo non avviene perchè comanda il momento positivo con un tecnico meno valido.
Il tecnico “y” ottiene o ha ottenuto risultati, ma ha chiari limiti, viene però comunque riconfermato o cercato più del tecnico “x”.
Dalla mia esperienza le società che sposano un progetto tecnico sul lungo periodo sono comunque le più solide.
Credo che a parole sia evidente quale sia la scelta migliore e più lungimirante, poi nella realtà dei fatti questo accade veramente di rado e lo si vede molto spesso. La crescita necessaria per il ns. sport deve passare anche da queste cose.”
Le sue volontà future sono quelle di rimanere in Italia e sempre nel Mondo femminile?
SERANDEI: “Si, rimanere in Italia al 99%, maschile o femminile non importa…. come detto conta un progetto valido che sia nel maschile o nel femminile mi interessa relativamente.”